Eremo Sant'Angelo Balsorano

Eremo e santuario della Grotta di S. Angelo di Balsorano è situato a quota 917 sopra il Vallone di S. Angelo, sotto un'alta parete rocciosa. Da alcune testimonianze ottocentesche, sappiamo che la grotta era probabilmente utilizzata come luogo di culto in età imperiale romana (culto del dio Mitra?), ma indizi delle prime attestazioni cristiane con l'esistenza di un piccolo monastero benedettino nel luogo, risalgono all'XI secolo, cenobio di cui è documentato l'abbandono precoce agli inizi dell' XIII secolo. Del locale originario benedettino rimangono scarsi resti murari sulla destra dell'ingresso, mentre di costruzione più recente (1750-1801) è l'edificio utilizzato come ospizio per i pellegrini che vi accorrono nei mesi di Maggio e Settembre in occasione delle feste di S. Angelo e S. Michele Arcangelo. Nell'interno della grande grotta, probabilmente già utilizzata in età preistorica, ci sono tre cappelle: quella in basso, fra le due scale, rifatta in età recente, è dedicata a S. Giuseppe e S. Antonio di Padova; sopra, sulla destra è quella dedicata a S. Michele con dipinto di S. Michele Arcangelo datato 1874; sopra, sulla sinistra è la cappella della Madonna dello Spirito Santo con relativo dipinto datato 5 Maggio 1533.



Grotta delle Reconche

La Grotta delle Reconche è una cavità calcarea di origine tettonica situata sulla catena montuosa della Serra Lunga, nel comune di Balsorano (AQ).  Posta più in alto di 30 metri dalla Grotta del Santuario di Sant’Angelo al suo interno, tra fantastiche sfumature rosa, azzurre e verdi dovute alla presenza di minerali tipo rame e zolfo si trovano numerose vaschette a forma di concoline che raccolgono lo stillicidio continuo della volta contenente acqua purissima. In questo luogo si svolge un rito utilizzando queste vaschette, è quello per cui si diventa “compari e comari”, cioè più amici per sempre. Insieme alla persona con cui si vuole stringere amicizia si sale attraverso il tratturo che conduce alla grotta, ci si avvicina alla vaschetta e, con un sassolino nel pugno della mano destra, incrociando i mignolini, ci si immerge le mani recitando un’Ave Maria. Finita la preghiera, si lasciano cadere i sassolini dentro la vaschetta e da quel momento si e compari veramente.