L'edicola sacra del Dio Silvano si trova sopra il recinto dell' acquedotto di Carpello in una zona piena di grossi macigni calcarei che sbucano dalla fitta vegetazione. Inuna piccola radura nel mezzo di una parete rocciosa quasi levigata alta pochi metri campeggia il riquadro di una nicchia alta 81 cm e larga 58 cm. Contornata da una cornice sovrastata da un frontoncino a timpano liscio alto 20 cm. Ai lati due lesene con basi e piccoli capitelli. All' interno della nicchia larga 43 cm è ricavato un primo piano sul quale sul quale sembra appena di scorgere qualche segno leggibile.Al di sopra di questo primo piano, un basamento largo 24 cm e alto 10 da maggiore risalto alla figura in bassorilievo del dio Silvano alto 47 cm. Il dio appare stante in posizione frontale, indossa gli alti calzari dei contadini ed una corta tubica , mentre sulla spalla sinistra è sistemata una pelle di capra. Con la mano destra sorregge una falx (falce) che costituisce il suo consueto attributo e su questo lato è stato scolpito un cane, suo fedele accompagnatore. La figura è purtroppo acefala e con tracce di consuzione in più punti. La datazione dovrebbe essere alla fine del primo secolo A.C.
Dal testo “I Santuari rupestri della Media Valle del Liri in epoca romana” di Marcello Rizzello